ORTODONZIA

È il tradizionale apparecchio che viene rimosso solo al termine del trattamento. Ne esistono di due tipologie: in metallo o in ceramica.

È un tipo di apparecchio che solitamente viene utilizzato durante l’età infantile per guidare la crescita delle ossa mascellari e mandibolari.

È composto da una serie di mascherine trasparenti che devono essere indossate per 22 ore al giorno e rimosse solo durante i pasti e la quotidiana igiene orale.

È un particolare dispositivo ortodontico che si utilizza per risolvere problemi scheletrici a carico delle ossa mascellari. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un apparecchio mobile, pensato per bambini o preadolescenti, le cui ossa sono ancora in fase di sviluppo.

È una tecnica che permette di stabilizzare la posizione dei denti al termine di una cura ortodontica attraverso l’apparecchio. Si esegue posizionando un filo, solitamente in acciaio o in oro bianco, sulla superficie interna dei denti interessati per riuscire a mantenere nel tempo il risultato raggiunto.

Anche questa tecnica serve per stabilizzare la posizione dei denti a seguito del trattamento attraverso l’apparecchio. In questo caso si utilizza una placca, ovvero una mascherina trasparente rimovibile, che va indossata di notte per impedire ai denti di spostarsi nuovamente.

Questo dispositivo viene utilizzato per prevenire il digrignamento notturno dei denti, ovvero uno sfregamento involontario che può danneggiarli, esponendo la dentina. Si tratta di una mascherina in resina trasparente che va indossata prima di andare a letto.